L'obiettivo del festival

Fasano in Banda è dedicato alla musica bandistica inedita, dove per “inedito” si intende non solo il repertorio musicale originale, ma tutto quel materiale abbandonato da oltre cinquant'anni non più eseguito. Una rivalutazione di un repertorio, completamente dimenticato e perduto. 

Tante sono le organizzazioni che, soprattutto in Italia, si occupano di ricerca, ed esecuzione del materiale scoperto, ma nessuna di esse gravita nel settore della musica per banda che, soprattutto nel meridione, è stata importante protagonista sino alla prima metà del 1900. La cultura musicale italiana, infatti, non deve essere esclusivamente relegata all’opera lirica. Quest’ultima, seppur abbia come culla la nostra nazione, vede attraverso questo più popolare mezzo di fruizione - la banda musicale - ulteriore spinta divulgativa.

Le nostre ricerche - quanto quelle condotte da nostri colleghi italiani - ci hanno permesso di ritrovare perle musicali in diverse biblioteche nazionali ed estere (un esempio tra tanti, le partiture ritrovate a Baltimora nel Maryland, USA, del compositore pugliese Antonio Gidiuli 1869-1941). Nella maggior parte dei casi si tratta di manoscritti, tutto materiale di elevato valore artistico, data la fattezza delle composizioni.

L'azione di ricerca del festival Fasano in Banda mira non solo allo studio del materiale musicale ma anche alla programmazione, in collaborazione con altre associazioni, di nuovi progetti di rivalutazione permettendo la condivisione e soprattutto la fruizione di opere musicali inedite e che troverà, nella cultura dei diversi territori, ulteriore fonte di riconoscimento culturale e orgoglio di provenienza.

Ospiti del 2022

La prima edizione di Fasano in Banda ha visto la partecipazione, accanto alla Banda città di Fasano "Ignazio Ciaia", quella di altre formazioni provenienti dalla Puglia e non solo.

Il primo concerto è stato inaugurato dal Corpo Musicale Bandistico "San Zenone" di Curnasco (Bg), diretto dal maestro Ivan Maffei, in gemellaggio con l'Associazione "Ignazio Ciaia".

Il secondo ospite è stato il Complesso Bandistico Città di Martina Franca "Armonie d'Itria" (Ta), diretto dalla maestra Caterina Santoro.

il Corpo musicale bandistico "San Zenone" di Curnasco (Bg)

La ricerca storica di brani per banda composti da musicisti bergamaschi porta a diversi nomi, tra cui Carlo Cremonesi (1916 – 1961). Originario di Ponte Nossa, divenne direttore della banda locale che ora porta il suo nome. Nel suo paese di origine, si occupò anche della direzione della corale. Queste esperienze si riflettono nelle sue composizioni che spaziano dalla musica da camera a quella sacra, alle marce brillanti per banda, come quella dal titolo evocativo "Vita e musica".

Quando si parla di musica a Bergamo, non si può prescindere dalla figura di Gaetano Donizetti (1797 – 1848). La sua musica non ha bisogno di presentazioni e tocca stili originali e temi all’avanguardia. In tutto il suo corpus compositivo, Donizetti ha dedicato a una formazione di fiati anche una "Sinfonia" che viene presentata arrangiata per banda.

Sicuramente meno noto è Giuseppe Donizetti (1788 – 1856), fratello maggiore di Gaetano, la cui storia è alquanto particolare. Dopo essere stato direttore delle bande nell’esercito prima napoleonico e poi sabaudo, nel 1828 fu invitato a Istanbul alla corte del sultano Mahmud II. Lì divenne istruttore ufficiale di musica per la famiglia reale e introducendo nelle bande locali lo stile europeo. La sua considerazione crebbe a tal punto da guadagnarsi il titolo di Pascià. Con fine di intrattenimento, compose numerose danze come la "Polacca" proposta in questo concerto e arrangiata dal maestro Stefano Morlotti.

Nella seconda parte del programma vengono presentati brani che fanno parte del repertorio cosiddetto “originale per banda”. Questo genere musicale fu introdotto per la prima volta in Italia negli anni Sessanta del secolo scorso grazie alla lungimiranza del maestro Giovanni Ligasacchi (1920 – 2005), allora direttore della banda cittadina “Isidoro Capitanio” di Brescia. Attraverso il confronto con altre realtà musicali europee,  Ligasacchi incontrò questo genere, all’epoca ancora sconosciuto in Italia, e intuì le sue potenzialità. Introdusse coraggiosamente questo repertorio superando con costanza le critiche di “modernismo” che gli venivano mosse. Questo nuova musica prese piede poco alla volta nella provincia bresciana fino a diffondersi in gran parte della nostra nazione.

il Complesso bandistico città di Martina Franca "Armonie d'Itria" (Ta)

La città tarantina, da sempre, è stata prospera di artisti e cultori di ogni genere artistico, basti ricordare il pittore Giovanni Stefano Caramia (1630 - 1698), il celebre contraltista  Giuseppe Aprile "Sciroletto" (1731 - 1813), la virtuosa violinista Gioconda De Vito (1907 - 1994), ma soprattutto i compositori Martino Bello e Mario Griffi.

Martino Bello (1899 - 1982?) entra a far parte della banda di Martina Franca diretta da Salvatore Micoli e prosegue gli studi al Conservatorio di Napoli, perfezionandosi in oboe e direzione orchestrale e bandistica. Dopo la prima guerra mondiale inizia a comporre e a dirigere complessi bandistici: Crispiano, Ravello, Guardavalle e Valledolmo. È autore di un oratorio e una messa solenne, marce, ballate e sinfonie per banda e di trascrizioni bandistiche di brani lirici e sinfonici.

La sua duttile scrittura risulta brillante e ricca di sorprese. Sono ben chiare le competenze  acquisite dal Bello durante i suoi anni in banda - in qualità di bandista - e accademicamente attraverso il percorso di studi di direzione.

Mario Griffi (1911 - 1977) fu un valente organista, direttore di coro ed educatore e tali qualità portarono a riconoscimenti di prestigio come l'onoreficenza di Commendatore e di Cavaliere. Compose inni, musiche sacre, pastorali e messe, ma di notevole importanza risultano i tre drammi sacri, tra i quali "Il Redentore" su testo di Giuseppe Grassi esprime le elevate qualità artistiche del Griffi.

La sua musica, definita post-romantica, non manca di momenti nei quali prevale la "serialità", una tecnica compositiva che andava sviluppandosi agli inizi del secolo scorso.

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Fasano in Banda - IL festival della musica ritrovata 2023